Matteo Bussola

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Livres de Matteo Bussola
In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici.
Una donna sola che in tarda età scopre l'amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un'anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l'amore l'occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell'inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
«Ho deciso di scrivere di donne perché non sono una donna. Perché ho la sensazione di conoscerle sempre poco, anche se vivo con quattro di loro. E perché è piú utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già».
Matteo Bussola
- L'ho capito dopo circa dieci minuti.
- E da cosa?
- Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli.
- E allora?
- E allora lí ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico. E io dei suoi capelli.
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell'«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.
Viola si è resa conto di vedere Marco con occhi diversi in un pomeriggio di ottobre, di lunedì, nel cortile della scuola media mentre sta giocando a calcio e nel cielo corrono grosse nuvole bianche, una sembra un orso.
Marco invece prova qualcosa per Viola già da un po’, ma sono amici da tanti anni, e si sa che quando dici a qualcuno che ti piace poi le cose cambiano, e quasi mai in meglio.
Ed è proprio lì, nel momento della consapevolezza di nuovi sentimenti, quando tutto dovrebbe essere semplice e bello, che le cose si fanno invece più difficili.
Quand’è che si smette di essere amici e si diventa magari altro? Come si capisce la differenza?
Come si parla a una stessa persona con una voce nuova? Con che occhi la si guarda? Come superare quel gigantesco scoglio di imbarazzo e di incomprensione senza dover ricominciare tutto da capo?
Un delicato diario di educazione sentimentale che fotografa l'adolescenza e tutti i suoi cambiamenti, un romanzo sui primi amori ma anche sulle fragilità, e sullo smettere di proteggersi per paura. Perché non importa se sei maschio o se sei femmina, se il tuo corpo sta cambiando e tu non gli riesci a stare dietro, l’importante è che (ri)cominciamo a guardare gli uni negli occhi degli altri. Quel che sceglieremo di vedere, dipenderà solo da noi.
Quante esistenze attraversano una stazione affollata. Dietro i volti delle persone in fila all'edicola o al bancone del bar si nasconde un groviglio di desideri e paure, di dolori e speranze. C'è una donna che non deve partire, eppure resta seduta lí, le borse della spesa ai piedi. C'è un padre che ha smarrito il figlio, e un uomo che sta per separarsi dalla donna della sua vita. C'è un marito che vede un enorme coniglio accanto a sua moglie ogni volta che la guarda, una ragazza che riceve messaggi inattesi, un ragazzo che ha preso una decisione irreversibile. C'è il mistero indecifrabile di ogni incontro capace di farci cambiare strada, e il terrore dell'abbandono sempre dietro l'angolo. Poi c'è uno scrittore con un buffo berretto giallo che si aggira fra i binari dopo aver perso il treno, ed è impaziente di salire sul prossimo. Perché sa che alla fine del viaggio troverà la sua famiglia ad aspettarlo. Perché «l'amore ha sempre, sempre a che fare con qualcuno in grado di riportarti a casa».
«Ci sono persone che passano la maggior parte della vita ad aspettare. Aspettano l'amore giusto, il momento adatto, il mantenimento di una promessa, la conclusione di una sofferenza, la rimarginazione di una ferita. Attendono che qualcuno finalmente le veda. Poi un giorno, senza preavviso, si alzano in piedi tra la folla e decidono che è ora».
«Bussola sa scrivere. Usa le parole con accortezza, con cura, come se fossero importanti. Tanto importanti quanto le esperienze che raccontano».
Michele Serra
In queste pagine ho scelto di illuminare le cose che per me hanno un senso: l'amore dove lo scorgo - compreso quello dal quale, per paura o vigliaccheria, sono fuggito -, la cura quando mi colpisce, il dolore da cui ho imparato, la bellezza in quel che c'è, anche quando arriva inattesa e quasi a far male.
Dal primo giorno di scuola, in cui mamme, papà, nonni e fratelli accompagnano in massa i bambini fino in classe scattando foto a raffica, neanche fossero a un concerto degli Stones, alle raccomandazioni per la mensa, ché la stagionatura del Parmigiano, si sa, dev'essere almeno 38 mesi; dai pidocchi, che ogni anno proliferano sulle teste degli alunni generando ansie e sospetti, al kit di sopravvivenza per la gita, che prevede praticamente tutto tranne un gps satellitare. Matteo Bussola fa un ritratto divertito e serissimo della scuola di oggi, confrontandola con quella di quand'era piccolo lui. E si domanda perché abbiamo smesso di considerarla un luogo in cui imparare il rispetto per noi stessi e per gli altri. Con il tono caldo e intimo che è ormai la sua inconfondibile cifra, lo sguardo attento a ogni storia che incontra, parte dalla sua esperienza per scrivere una lettera a tutti noi, arrivando al cuore della nostra paura. Quella di «lasciar andare i nostri figli nel mondo, permettere che compiano i loro passi senza di noi».
Matteo Bussola is a designer and cartoonist who lives in Verona, Italy with his wife Paola; their three young daughters, Virginia, Ginevra, and Melania (ages eight, four, and two); and their two dogs. For two years, he's been writing posts on Facebook capturing the beauty of ordinary moments with his family. Sleepless Nights and Kisses for Breakfast is the memoir that grew out of these writings. Divided into winter, spring, summer, and fall, the book follows the different seasons of parenthood and life. At times moving, and at others humorous, these writings remind people to savor the present and appreciate the simple things in life.
As Matteo says, "Virginia, Ginevra, and Melania are the lens through which I observe the world. . . . My daughters remind me that being a father means living in that gray area between responsibility and carelessness, strength and softness." Sleepless Nights and Kisses for Breakfast is an eloquent memoir by a gifted storyteller.
Sleepless Nights and Kisses for Breakfast is a winner of the 2017 Family Choice Awards.
Matteo Bussola hat drei kleine Töchter. Sie sind neugierig, naseweis, und sie würden jahrelang auf den Frühling verzichten, wenn es dafür nur jeden Abend Pizza gäbe. Vor zwei Jahren begann Bussola damit, seinen Alltag auf Facebook zu dokumentieren, und begeisterte damit spontan hunderttausende Menschen. Denn wie diese drei kleinen Persönchen ihrem Vater die Welt erklären, trifft den Leser mitten ins Herz. Sie sind authentisch, sie sind witzig, sie sind unschlagbar in ihrer kindlichen Logik – und sie stellen alles infrage, was wir über das Leben und die Liebe zu wissen glaubten. Das Buch für jeden, der Kinder hat, Kinder liebt, oder Kinder noch nie verstanden hat!
Dans ce recueil de brefs textes à la fois drôles et poétiques qui ont déjà conquis un vaste public en Italie, le dessinateur de BD Matteo Bussola nous fait partager son intimité familiale : Paola, sa compagne, Virginia, Ginevra et Melania, leurs trois petites filles vives et curieuses, leurs quatre chiens et de nombreux figurants plus ou moins excentriques : aïeuls et voisins, maîtresses d’école et vendeurs de journaux, chats et vaches…
De sa plume vive et tendre, Matteo Bussola nous offre un aperçu, bariolé et irrésistible, du bonheur et de la poésie d’être père.
Padre de tres hijas pequeñas, Mateo Bussola decidió dejar la seguridad de su trabajo como arquitecto para dedicarse al diseño de cómic y al cuidado de su familia. En este libro, mediante entrañables diálogos y divertidas escenas domésticas, nos descubre la poesía que se esconde en el ejercicio de la paternidad.
«En mi vida insomne soy: padre, hijo, amigo, cocinero, guitarrista, jardinero, dibujante, amante, lavaplatos, constructor de torres de cubos y un sinfín de cosas más, todos los días, y no siempre en este orden. Pero he descubierto que lo primero es lo único que abarca todo mi ser. Mis hijas me alimentan y me recuerdan que ser padre significa vivir en vilo entre la responsabilidad y el abandono, entre la fuerza y la ternura. Y que esto vale para todo.»
Antes o después, todos sentimos ese vértigo que precede a dar un salto en la vida. Sucede cuando nos percatamos de que lo que tenemos ya no nos llena, y no hay marcha atrás. La paternidad fue el gran salto de Matteo Bussola: el nacimiento de su primera hija fue tan solo el comienzo de toda una metamorfosis: abandonó la seguridad de su trabajo como arquitecto para dedicarse al diseño de cómics, tuvo más hijas, y comenzó a profesar un estilo de vida que antepone el cuidado de los suyos a las comodidades que trae el dinero. Hoy, Matteo lleva cada día a sus hijas al colegio, les prepara pizza, va a hacer la compra, aprende a hacer trenzas y se levanta de madrugada para dibujar sus cómics cuando el resto de la familia todavía duerme.
Noches en blanco y besos en el desayuno es un libro irónico y sugerente sobre la magia de ser padre.
Reseña:
«Matteo Bussola tiene la capacidad de contar la vida cotidiana de una forma tan natural, con un lenguaje tan sugestivo y cordial, con una precisión tanmaravillosa, que nos hace pensar: sí, en efecto, a veces la literatura juega a esconderse en las pequeñas cosas.»
Giulio Mozzi
«Es un libro de esos que te engancha desde la portada. Uno de los motivos fundamentales del éxito es que Matteo Bussola no inventa una novela, si no que habla de su familia y de su día a día como padre. De las anécdotas cotidianas pero también de algunas dificultades. Y lo hace con tanto cariño y tan bien contado, que es un placer leerlo y sostener este libro en las manos.»
Padres Facilísimo